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Concerto Di Natale del 19 Dicembre 2002
 nella la Chiesa Parrocchiale di Gambolò

Canti natalizi e suoni della tradizione Spagnola e Sudamericana

MISA CRIOLLA
e canti da "Navidad nuestra"
di Ariel Ramirez

Con la partecipazione di:
Grupo instrumental
“SURICANTO”

Tenori solisti
Rodolfo Gemio Fernandez 
Massimiliano Italiani
Silvio Scarpolini
Flauto
Maurizio Terzaghi

Chitarra
Giulio Tampalini
Organo
Laura Baldi
Percussioni
Tobia Scarpolini

 

i brani in programma

Encuentros
Altipiano
 Villancicos
Condor pasa
Los peces en el rio (canto popolare)
La Virgen lava panàles (canto pololare)
Virgen Morenita (Hnos Albarracin)
Sembrar para cosechar (M.Alejandro)

MISA CRIOLLA 
Kyrie
Gloria
Credo
Agnus Dei
Sanctus

da “Navidad nuestra”
La Peregrinacion
El Nacimiento
 Los Reyes Magos

 

Ariel Ramirez

Pianista e compositore Argentino nato a Santa Fè nel Settembre del 1921 creatore di opere musicali basate sul folclore Argentino e Sudamericano in generale.

Dalla stampa

"Folclore come un condor che vola in alto" L'idea di rivendicare il folclore di ogni nazione come una parte integrante della propria cultura nazionale non è, naturalmente, del tutto nuova.
Ma forse è ancora maggiore l'idea di trasformare quel folclore in una creazione musicale con un virtuosismi di prima classe senza sminuirne il valore o privarlo della sua forza motrice.
Questo è ciò che Ariel Ramirez, uno dei più importanti compositori di musica folcloristica dell'America odierna, ha fatto con la musica popolare del suo paese; l'Argentina.
 (Luis Antonio de Villena El País - Madrid, 1983)


"Nella sua Misa Criolla, come nella maggioranza delle sue opere, Ariel Ramirez sa come trattenersi all'interno della proiezione folcloristica con un alto grado di sincerità e di rispetto che rifuggono da complicità demagogiche. Il bilancio spirituale è esemplare. Egli sa come raggiungere alti picchi di emozione senza deviare dalla nobiltà dei suoi significati. Le ovazioni ricevute al Teatro Colòn di Buenos Aires è stata ancora un'altra prova, sebbene non necessaria, che questa premessa maestosa non era, di fatto, troppo grande per ciò. L'opera è meravigliosa, caldamente Americana, e raggiunge una piena sintesi tra il  silvestre (selvaggio) e l'accademico; questo le assegna un posto unico nell'arte Argentina contemporanea"
 (Napoleón Cabrera Clarín - Buenos Aires, l964)

"La Misa Criolla (Messa Creola) del compositore Argentino Ariel Ramirez, divenuta celebre in pochi mesi grazie ad una registrazione impeccabile, è uno delle rare grandi opere originate dalla recente riforma liturgica. Il convenzionale della messa in Spagnolo, gli strumenti (chitarra, clavicembalo, tamburi, tom-tom, ecc.)ed i ritmi folcloristici si fondono tra loro in modo miracoloso:
La tragicità del ritmo "Vidala" an "Baguala" del Kyrie : le voci soffuse e tenui del coro e dei solisti "giungono dall'anima"; la giocosità del ritmo "carnavalito yaraví" nel Gloria con il rapido scambio di risposte come negli "spirituals" dei negri; Le frizzanti chitarre e "charangos", gli oratori, le evanescenze, le immobilità del Domine Fili Unigenite e la semplice e candida gaiezza del Sanctus; il ritmo vibrante ed ossessivo del "Chacarera Trunca", che sottolinea le affermazioni del Credo con la meravigliosa parafrasi della resurrezione; il ritmo "Carnaval" del Cochabamba per l'allegria degli angeli in paradiso; ed infine, l'ammirabile Agnus Dei, luminoso come uno di Mozart"
(Jacques Lonchampt Le Monde - Paris, 1970)

".. senza abbandonare il suo tono, seza aspirare alla volgarità di imitare un tono bourgeois, mantiene un livello rituale e si eleva in intensità senza alcuna forzatura. Con la sua opera di indubbio valore universale, l'Argentina dà al mondo un esempio di come sia possibile integrare i  popoli nella grande  cultura per la via più sicura, che è quella della religione. C'è da attendersi che l'intero mondo Cristiano conoscerà e saprà come apprezzare presto la bellezza di questa ammirabile Misa Criolla.
(Salvador de Madariaga London, 1965)

Trad. GPG

 

          Cos'è la Misa Criolla

Scritta nel 1963 la "Messa Criolla" è diventata una delle più note ed eseguite opere corali del Sud America. Prodotto del lungo studio del compositore sulla musica folcloristica Argentina l'opera sintetizza stili popolari e liturgici condotti sul ritmo e le melodie di quel paese e delle altre culture sudamericane.

Le parti:
- Kyrie: eseguito con i ritmi lenti dello stile vidala-baduala (musica andina caratteristica delle terre settentrionali dell'Argentina) Parte di gran drammatismo che dipinge le solitudini, l'immensità e l'ostilità degli altopiani.

- Gloria: composto in modo minore il movimento inizia con il "yaravi andino" seguito dai i gioiosi ritmi dello stile "carnivalito" (come varità argentina del "carnaval Boliviano e Perviano") spesso interrotti dalle preghiere dei solisti

- Credo: si basa su un ossessivo incrocio ritmico (2/3) nello stile "chacarera trunca" che trasmettendo grandi emozioni enfatizza la convinzione della professione di fede .

- Sanctus: in modo maggiore, proseguono i ritmi incrociati ispirati dal carnaval cochabambino Boliviano

- Agnus Dei: è improntato "sull estilo pampeano" (delle Pampas) per evocare la solitudine e la distanza delle pianure meridionali