Ariel Ramirez
Pianista e compositore Argentino nato a Santa Fè nel Settembre del 1921
creatore di opere musicali basate sul folclore Argentino e Sudamericano in
generale.
Dalla stampa
"Folclore come un condor che vola in alto" L'idea di rivendicare il folclore
di ogni nazione come una parte integrante della propria cultura nazionale
non è, naturalmente, del tutto nuova.
Ma forse è ancora maggiore l'idea di trasformare quel folclore in una
creazione musicale con un virtuosismi di prima classe senza sminuirne il
valore o privarlo della sua forza motrice.
Questo è ciò che Ariel Ramirez, uno dei più importanti compositori di musica
folcloristica dell'America odierna, ha fatto con la musica popolare del suo
paese; l'Argentina.
(Luis Antonio de Villena El País - Madrid, 1983)
"Nella sua Misa Criolla, come nella maggioranza delle sue opere, Ariel
Ramirez sa come trattenersi all'interno della proiezione folcloristica con
un alto grado di sincerità e di rispetto che rifuggono da complicità
demagogiche. Il bilancio spirituale è esemplare. Egli sa come raggiungere
alti picchi di emozione senza deviare dalla nobiltà dei suoi significati. Le
ovazioni ricevute al Teatro Colòn di Buenos Aires è stata ancora un'altra
prova, sebbene non necessaria, che questa premessa maestosa non era, di
fatto, troppo grande per ciò. L'opera è meravigliosa, caldamente Americana,
e raggiunge una piena sintesi tra il silvestre (selvaggio) e
l'accademico; questo le assegna un posto unico nell'arte Argentina
contemporanea"
(Napoleón Cabrera Clarín - Buenos Aires, l964)
"La Misa Criolla (Messa Creola) del compositore Argentino Ariel Ramirez,
divenuta celebre in pochi mesi grazie ad una registrazione impeccabile, è
uno delle rare grandi opere originate dalla recente riforma liturgica. Il
convenzionale della messa in Spagnolo, gli strumenti (chitarra,
clavicembalo, tamburi, tom-tom, ecc.)ed i ritmi folcloristici si fondono tra
loro in modo miracoloso:
La tragicità del ritmo "Vidala" an "Baguala" del Kyrie : le voci soffuse e
tenui del coro e dei solisti "giungono dall'anima"; la giocosità del ritmo "carnavalito
yaraví" nel Gloria con il rapido scambio di risposte come negli "spirituals"
dei negri; Le frizzanti chitarre e "charangos", gli oratori, le evanescenze,
le immobilità del Domine Fili Unigenite e la semplice e candida gaiezza del
Sanctus; il ritmo vibrante ed ossessivo del "Chacarera Trunca", che
sottolinea le affermazioni del Credo con la meravigliosa parafrasi della
resurrezione; il ritmo "Carnaval" del Cochabamba per l'allegria degli angeli
in paradiso; ed infine, l'ammirabile Agnus Dei, luminoso come uno di Mozart"
(Jacques Lonchampt Le Monde - Paris, 1970)
".. senza abbandonare il suo tono, seza aspirare alla volgarità di imitare
un tono bourgeois, mantiene un livello rituale e si eleva in intensità senza
alcuna forzatura. Con la sua opera di indubbio valore universale,
l'Argentina dà al mondo un esempio di come sia possibile integrare i
popoli nella grande cultura per la via più sicura, che è quella della
religione. C'è da attendersi che l'intero mondo Cristiano conoscerà e saprà
come apprezzare presto la bellezza di questa ammirabile Misa Criolla.
(Salvador de Madariaga London, 1965)
Trad. GPG |
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Cos'è la Misa Criolla
Scritta nel 1963 la "Messa Criolla" è diventata una delle
più note ed eseguite opere corali del Sud America. Prodotto del lungo studio
del compositore sulla musica folcloristica Argentina l'opera sintetizza
stili popolari e liturgici condotti sul ritmo e le melodie di quel paese e
delle altre culture sudamericane.
Le parti:
- Kyrie: eseguito con i ritmi lenti dello stile vidala-baduala (musica
andina caratteristica delle terre settentrionali dell'Argentina) Parte di
gran drammatismo che dipinge le solitudini, l'immensità e l'ostilità degli
altopiani.
- Gloria: composto in modo minore il movimento inizia con il "yaravi andino"
seguito dai i gioiosi ritmi dello stile "carnivalito" (come varità argentina
del "carnaval Boliviano e Perviano") spesso interrotti dalle preghiere dei
solisti
- Credo: si basa su un ossessivo incrocio ritmico (2/3) nello stile "chacarera
trunca" che trasmettendo grandi emozioni enfatizza la convinzione della
professione di fede .
- Sanctus: in modo maggiore, proseguono i ritmi incrociati ispirati dal
carnaval cochabambino Boliviano
- Agnus Dei: è improntato "sull estilo pampeano" (delle Pampas) per evocare
la solitudine e la distanza delle pianure meridionali
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